Benessere Digitale e Cervello

Viviamo in un’epoca in cui restare “offline” è quasi impensabile. Lo smartphone è diventato una vera e propria estensione della nostra mente: lo usiamo per comunicare, informarci, organizzarci, rilassarci. Ma quanto è davvero “neutrale” questa relazione? E cosa accade nel cervello quando controlliamo compulsivamente il telefono?

Il circuito della ricompensa e la dopamina digitale

Ogni volta che riceviamo una notifica, un like o un messaggio, il nostro cervello attiva il circuito della ricompensa, un sistema neurobiologico che ci spinge a ripetere comportamenti “piacevoli”. Il neurotrasmettitore protagonista di questo processo è la dopamina.

La dopamina non è la “molecola del piacere” in senso stretto, ma è coinvolta nella motivazione e nell’anticipazione della ricompensa. Ecco perché l’uso dello smartphone diventa facilmente ripetitivo e compulsivo: ogni interazione è una potenziale ricompensa incerta, esattamente come accade nel gioco d’azzardo.

Diversi studi hanno collegato l’uso problematico dello smartphone a una disregolazione del sistema dopaminergico, simile a quella che si osserva nelle dipendenze comportamentali (Khazaal & Vera Cruz, 2024).

Quando la connessione diventa disconnessione da sé

Ricerca recente ha mostrato che:

  • L’uso compulsivo dello smartphone è associato a livelli più alti di ansia, depressione e insoddisfazione di vita (Horwood & Anglim, 2019).
  • Il multitasking digitale costante danneggia la concentrazione e la memoria di lavoro (Islambouli et al., 2024).
  • Le persone che usano lo smartphone in modo ritualistico e passivo (scroll senza scopo, controlli compulsivi) tendono ad avere benessere psicologico più basso rispetto a chi lo usa con finalità chiare (Lavanya, 2023).

FOMO: la paura di perdersi qualcosa

Un fattore chiave, soprattutto tra gli adolescenti, è la FOMO (Fear of Missing Out): la paura di essere esclusi da esperienze sociali gratificanti. È un’emozione potente che spinge a controllare costantemente il telefono per “non perdersi nulla”.

Questa ansia sociale è fortemente associata alla dipendenza da smartphone, soprattutto nei giovani, e può peggiorare stati d’animo negativi come ansia, stress e depressione (Elhai et al., 2018).

Uno studio di neuroimaging ha rilevato che livelli elevati di FOMO sono correlati a riduzioni dello spessore corticale nel precuneo, un’area del cervello coinvolta nei processi sociali e nel senso del sé (Wang et al., 2022).

Nei giovani, la FOMO è spesso più intensa per via del bisogno di appartenenza e della costruzione dell’identità. Questo rende gli adolescenti più vulnerabili ai rischi psicologici dell’iperconnessione e alle dinamiche compulsive legate ai social media (Gul et al., 2022).

Come favorire un uso più sano: educazione dopaminica e consapevolezza digitale

  • Diventa consapevole del “perché” – Ti stai annoiando? Ti senti solo? Ti stai evitando qualcosa?
  • Pianifica pause digitali – Riduci l’impatto del circuito dopaminico spezzando il ciclo stimolo-risposta.
  • Disattiva notifiche non essenziali – Meno stimoli → meno “picchi” dopaminici.
  • Sostituisci, non solo togli – Rimpiazza l’uso passivo con attività arricchenti (lettura, camminata, journaling).
  • Tieni il telefono fuori dalla vista quando non serve – L’accessibilità immediata aumenta il craving inconscio.
  • In sintesi

    La tecnologia non è il problema: è il nostro rapporto con essa a determinare se diventerà uno strumento di crescita o un ostacolo al nostro benessere. Comprendere i meccanismi neuropsicologici alla base dell’uso digitale ci rende più liberi di scegliere come, quando e perché restare connessi.

    Bibliografia
    • Elhai, J. D., Levine, J. C., Alghraibeh, A. M., Alafnan, A. A., Aldraiweesh, A. A., & Hall, B. J. (2018). Fear of missing out: Testing relationships with negative affectivity, online social engagement, and problematic smartphone use. Computers in Human Behavior, 89, 289–298.
    • Gul, H., Fırat, S., Sertçelik, M., Gul, A., Gurel, Y., & Kılıç, B. G. (2022). Effects of psychiatric symptoms, age, and gender on fear of missing out (FoMO) and problematic smartphone use. Indian Journal of Psychiatry, 64(3), 289–294.
    • Horwood, S., & Anglim, J. (2019). Problematic smartphone usage and subjective and psychological well-being. Computers in Human Behavior, 97, 44–50.
    • Islambouli, R., Ingram, S., & Gillet, D. (2024). Understanding digital wellbeing through smartphone usage intentions and regrettable patterns. 2024 IEEE 12th International Conference on Healthcare Informatics (ICHI), 426–435.
    • Khazaal, Y., & Vera Cruz, G. (2024). Digital well-being, a technological mental health issue: The smartphone role. Santé mentale au Québec, 49(2), 127–139.
    • Lavanya, K. (2023). Smartphone usage as a predictor of psychological wellbeing among college students. International Journal of Research and Scientific Innovation.
    • Brodersen, K., Hammami, N., & Katapally, T. (2022). Smartphone use and mental health among youth: It is time to develop smartphone-specific screen time guidelines. Youth.

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